Al Festival di Sanremo manca ancora qualche settimana, ma le polemiche al riguardo impazzano praticamente ogni giorno.
Prima si è puntato il dito contro il conduttore, Amadeus, accusato addirittura di sessismo per delle esternazioni effettivamente non proprio brillanti, poi delle donne che lo affiancheranno nelle varie serate, ree di portare sul palco temi troppo grandi da affrontare in una kermesse musicale.
Per quanto riguarda i cantanti in gara, hanno fatto discutere i grandi esclusi, ma anche la partecipazione di Rita Pavone a ben trent’anni dalla sua ultima presenza.
Ed in queste ore nell’occhio del ciclone è finito Junior Cally, conosciuto dai più come il rapper mascherato.
Dietro una maschera antigas che gli copre completamente il volto c’è Antonio Signore, 29 anni, romano, rapper sotto contratto con la Sony.
Ma a destar scalpore non è solo la sua maschera: il rapper è famoso per i suoi testi violenti, anticonformisti, duri attacchi contro tutto e tutti, contro la stessa musica.
Per non parlare dei temi dominanti quali alcol e sigarette, accessori di lusso e macchine lanciate a duecento all’ora.
In tanti hanno sottolineato, sui social, che il rapper non sarà certo un esempio edificante, in primis per i più giovani.
Il presidente della Rai, Marcello Foa, ha proprio per questo espresso “forte irritazione per scelte che vanno nella direzione opposta rispetto a quella auspicata”.
“Il Festival – dichiara il presidente della Rai -, tanto più in occasione del suo 70esimo anniversario, deve rappresentare un momento di condivisione di valori, di sano svago e di unione nazionale, nel rispetto del mandato di servizio pubblico. Scelte come quella di Junior Cally sono eticamente inaccettabili per la stragrande maggioranza degli italiani“.
E chiede che Amadeus sappia ”riportare il festival nella sua giusta dimensione”.
Come sceglierà di agire e reagire Amadeus? Staremo a vedere.