Sappiamo bene che ogni pellicola, sia essa un film per il cinema, per la tv o una soap, naturalmente deve sottostare a delle regole, le cosiddette regole del buon senso.
Evitare, nei limiti del possibile scene troppo crude, violenza ecc. A determinati regolamenti sono ovviamente sottoposte anche soap come “Acacias 38” che in Italia conosciamo come “Una Vita”, a tal proposito tempo fa si era mossa già la dirigenza della RTVE ovvero la Radiotelevisión Española.
Il più grande ed importante gruppo televisivo della Spagna, praticamente l’equivalente della nostra Rai, è di fatto sostenuto per la maggior parte dallo Stato ovvero da fondi pubblici, il restante è invece il ricavato delle compagnie telefoniche.
Già da dicembre la RTVE spagnola ha cominciato un botta e risposta per limitare le scene dove è presente eccessivo utilizzo di alcol e di sigarette, tutto è nato da una relazione trimestrale del 2017 relativa al codice per la protezione dei bambini e dalle lamentele arrivate.
Secondo tale relazione nella soap “Una Vita” in quasi tutte le scene si finisce per “bere un drink” o, in alcuni casi, “fumare”, tutto questo sarebbe lenivo nel rispetto dei minori: “incitamento da parte dei bambini all’imitazione di comportamenti dannosi per la salute”.
Solo nel terzo trimestre sono state ricevute circa 52 email e segnalazioni relative proprio ai minori, dunque si è invitato la produzione della serie tv “Acacias 38”, appunto “Una Vita” a correggere, nei limiti del possibile, tale comportamento legato alle scene relative al consumo e l’utilizzo di tabacco e alcol.
Da parte di RTVE in particolare del Defensor del espectador: “La verità è che tali reclami sono ricorrenti, in particolare per gli spettatori con figli adolescenti“, secondo i tanti reclami il punto nevralgico dei vari reclami è dovuto principalmente all’orario della messa in onda degli episodi della soap che ovviamente sono all’interno delle fasce degli adolescenti.
fonte@http://ecoteuve.eleconomista.es