In Italia vige la libertà di pensiero e di parola, certo, ma naturalmente bisogna fare i conti con il rispetto della persona e della dignità altrui, per non incorrere in conseguenze anche gravi.
Lo ha imparato a proprie spese Pierò Pelù, artista da sempre eclettico e sopra le righe, a cui è costato caro però una battuta infelice ai danni dell’ex premier Matteo Renzi.
Il cantante, sul palco del concertone del Primo maggio del 2014, aveva definito Matteo Renzi “il non eletto e boy scout di Licio Gelli” e per questa frase ha dovuto sborsare una bella sommetta.
Nello specifico, il rocker toscano ha firmato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, un accordo con il quale ha risarcito l’ex premier e leader di Italia Viva con 20mila euro.
“Pagherò le conseguenze di quello che ho detto ma non me ne frega nulla”, aveva già sei anni fa dichiarato Pelù. “Questi ragazzi hanno bisogno di sentire qualcuno che dica certe cose. Ormai i mezzi di distrazione di massa sono compatti sulla propaganda. Ci vuole una voce fuori dal coro”.
Ricordiamo che Pelù è solo una delle “vittime” di Renzi che, una volta persa la poltrona, ha presentato diverse querele, in sede penale e civile, contro tutti coloro dai quali si è sentito diffamato durante la sua attività politica.
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