Notoriamente un conduttore pacato e sempre misurato nelle sue dichiarazioni ed esternazioni, in queste ore Tiberio Timperi ha purtroppo messo a segno un grosso scivolone, scatenando l’ira prima dei calabresi e poi addirittura della Codacons.
Tutto è partito durante la puntata di “Uno Mattina in Famiglia” andata in onda sabato 25 gennaio.
A un concorrente di Crotone che chiedeva di essere aiutato, il conduttore ha replicato con una frase effettivamente poco carina, che non è sfuggita ai telespettatori e neppure alla Codacons.
“Tiberio Timperi stava interloquendo con un telespettatore“, come si legge nella nota del Codacons, “in collegamento dalla Calabria. Il telespettatore, dovendo rispondere ad un quiz, ha invocato un aiuto da parte del pubblico presente in studio. A questo punto il conduttore Timperi ha risposto:
“Se non ti aiutiamo, andremo a fare i piloni della Salerno–Reggio Calabria”, accompagnando tale pessima battuta ad una mimica fin troppo esplicita. In questo modo si attribuiscono a tutti i calabresi, indistintamente, comportamenti mafiosi”.
Dal canto suo il conduttore ha risposto alle critiche su Instagram: “Leggo di essere stato denunciato per una battuta scherzosa fatta ad un concorrente in trasmissione – scrive Timperi – sia chiaro: la battuta era nei confronti della mia redazione e più in generale della Rai. Difatti, se avessi favorito un concorrente, a rimetterci, come ovvio, sarei stato io. Qualcuno, per motivi che ignoro, ha travisato le mie parole. Spiace leggere che avrei offeso una regione italiana. Una regione che, come tutte le altre, mi appartiene e che mai mi sognerei di offendere. Io ho rispetto per la Calabria e per i calabresi. Se qualcuno si è sentito offeso, mi spiace”.